Un mercato del lavoro più inclusivo è possibile

Francesco Napoli, Vicepresidente Nazionale Confapi e Presidente Confapi Calabria, propone delle riforme strutturali

Redazione
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Francesco Napoli, Presidente di Confapi Calabria, intervenuto all’incontro organizzato dal ministro del Lavoro Marina Calderone, auspica un mercato del lavoro più inclusivo e flessibile, in linea con le reali esigenze del tessuto economico e produttivo del territorio. “Il tessuto economico cosentino è in enorme difficoltà”, afferma il Presidente Confapi Calabria, e Vice Presidente Nazionale, che poi continua: “occorre cambiare le tecniche di tutela e di approccio alla materia della sicurezza, privilegiando le norme promozionali e di incentivo alla prevenzione rivolte alle parti direttamente interessate, ovvero alle aziende e ai lavoratori”.

Francesco Napoli, Vice Presidente
Nazionale Confapi.

Secondo il Vice Presidente Nazionale, la tecnologia, insieme a una maggiore cultura, informazione e formazione sulle problematiche relative a salute e sicurezza, sono la chiave per rendere il lavoro sempre più sicuro. Un ulteriore punto è da valorizzare, per Francesco Napoli, è la contrattazione collettiva, che deve diventare l’unico “regolatore” del rapporto lavorativo.  In questo modo “ si contrasterebbe la diffusione di contratti pirata, si applicherebbe l’articolo 39 della Costituzione, e verrebbe garantita la stipula di contratti erga omnes con equa retribuzione.

La ricetta di Francesco Napoli, prevederebbe poi una strutturale detassazione degli aumenti retributivi definiti a livello di contrattazione nazionale, e l’innalzamento senza limitazioni temporali dei benefit aziendali da 258,23, sino a 600,00 euro annui per lavoratore, così come fatto nel 2022 a seguito del conflitto russo-ucraino. Secondo il Presidente Confapi Calabria, sarebbe poi opportuno reintrodurre i voucher per la gestione corretta delle attività ad alta stagionalità, tenendo conto dei livelli dimensionali e di fatturato delle piccole e medie imprese. Infine, sarebbe opportuno potenziare i tirocini extracurricolari, riformare i centri per l’impiego e razionalizzare e organizzare enti, agenzie e istituti che si occupano di servizi per l’impiego e politiche del lavoro.

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