“La Russia è un mercato strategico” disse già nel 2012 Luigi Scordamaglia – Consigliere di Federalimentare, riferendosi all’importanza del mercato russo per l’industria alimentare italiana, spiegando che tra i Paesi dell’area Bric fosse il più vicino all’Italia per prossimità geografica e culturale. Credo che avesse ragione.
L’Italia per la Russia rimane un “partner privilegiato”, come disse Putin a Renzi in occasione della visita dell’ormai ex presidente del Consiglio al Cremlino.
La proroga delle sanzioni economiche decisa dal Consiglio dell’Unione Europea ha inflitto un duro colpo all’export Italiano che in Russia conta una diminuzione del 7,1% in valore e del 12% in volume. Matteo Salvini, Ministro degli Interni, arrivando a palazzo Chigi per il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo sostenne la necessità di riprende a dialogare con la Russia, idea condivisa dal giornalista Massimo Fini il quale, tra l’altro sembra aver gradito il discorso d’insediamento del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Difatti, scrive sul Fatto Quotidiano: “L’unico leader europeo ad avere il coraggio, nel suo discorso d’ investitura al Senato, di avanzare qualche riserva sulle sanzioni che gli Stati Uniti, seguiti dall’ Europa, hanno imposto alla Russia per aver occupato la Crimea“.
Come recuperare i rapporti con la Russia? Sebbene il mezzo più incisivo rimane quello Diplomatico e Governativo, con la stretta di intese e accordi fra stati, anche i privati determinano un peso non irrilevante. Non parliamo solo dei grandi privati, delle aziende, delle imprese che smuovono grandi capitali, ma anche dei semplici consumatori che focalizzando il proprio interesse commerciale su un luogo o su un prodotto e che in tal modo possono aumentare o diminuire sensibilmente la domanda, accrescendo nel contempo i prezzi dell’offerta.
Non ci sono però solamente i numeri; l’ incontro tra popoli è fatto anche, e sopratutto, di dialogo, di arte, di cultura. Questo sembra averlo capito bene Iana Nekrassova, ideatrice di un blog italo-russo (Rome insider) e autrice di una brillante guida d’autore. Non si tratta della solita guida turistica, ma di una raccolta d’informazioni ed esperienze dell’autrice che personalmente racconta, presenta e sponsorizza i luoghi, gli itinerari e i ristoranti che hanno reso unica la sua esperienza nel bel paese. Un’ iniziativa vincente, che ha come scopo principale quello di vincere le barrire linguistiche e culturali, condividendo con il popolo russo le opinioni di un russa, che vive a Roma e che vuole per i connazionali la miglior esperienza possibile a Roma. La guida, risultato del lavoro svolto da Iana e dal fotografo Antonio De Paolis, è disponibile in due format: classico stampato di dimensione tascabile e in pdf (scaricabile su tutti i dispositivi mobili). Per ora è solo in Russo ma si pensa di tradurla presto in varie altre lingue straniere.